Istruzione e formazione professionale per giovani dai 15 ai 17 anni

1. Quale possibilità scolastiche ho dopo la Licenza media? 

La scuola secondaria di secondo grado (Superiori) si divide in due grandi segmenti o “sistemi”, quello dell’Istruzione da un lato e quello dell’Istruzione e Formazione professionale (IeFP) dall’altro; il primo, di competenza statale, comprende i Licei, gli Istituti Tecnici (IT) e gli Istituti Professionali (IP); il secondo, di competenza regionale, i percorsi di IeFP . In base agli effettivi fabbisogni formativi emersi dalle evoluzioni sociali e dal mondo produttivo, le Provincie hanno individuato quali percorsi e indirizzi attivare e dove localizzarli.

La Regione, che ha l’onere di programmare l’offerta formativa sul territorio tenendo conto dei singoli Piani Provinciali, ha infine coinvolto tutti i Soggetti interessati (scuole, enti di formazione, Province, Comuni, Ufficio Scolastico Regionale e sue articolazioni territoriali, ecc.), operando una sintesi tra le esigenze di ognuno, così da offrire alle famiglie percorsi scolastici e formativi non sovrapponibili.

2. Ho appena finito le scuole medie e vorrei frequentare un corso di formazione professionale. Quanti anni dovrò ancora studiare per ottenere una qualifica e poter iniziare a lavorare?

I ragazzi che hanno finito le scuole medie hanno la possibilità di scegliere un percorso formativo che, dopo tre anni, permette loro di entrare nel mondo del lavoro. Ciò avviene nell'ambito del Sistema regionale di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) istituito dalla regione Emilia-Romagna.

Per il primo anno, i ragazzi devono iscriversi a un Istituto Professionale, poi possono scegliere se proseguire la propria formazione completando il triennio presso lo stesso Istituto Professionale o presso un Ente di formazione professionale accreditato dalla Regione Emilia-Romagna.

La qualifica professionale così conseguita consente l’accesso diretto al mondo del lavoro, ma la scelta di un percorso triennale non esclude la possibilità di proseguire gli studi dopo i tre anni. Dopo il triennio è infatti possibile frequentare fino al quinto anno l’Istituto Professionale e conseguire un diploma o specializzarsi e migliorare la propria professionalità attraverso le opportunità che offre il sistema formativo regionale.

3. Che cosa significa “IeFP” ?

Prima della riforma Moratti esisteva la Formazione Professionale, come ambito formativo parallelo al (cioè fuori dal) sistema scolastico di Istruzione e con finalità unicamente rivolte allo sviluppo di competenze per l’inserimento lavorativo.

Con la Legge n. 53/03, la vecchia Formazione Professionale lascia il posto all’“Istruzione e Formazione Professionale” (IeFP) ed entra a far parte del sistema educativo come sua “seconda gamba”, con pari dignità rispetto al sistema di Istruzione. Ciò ha permesso il superamento della divisione tra la dimensione della cultura (appannaggio esclusivo dell’Istruzione) e quella del lavoro (dominio riservato alla Formazione Professionale).

Con la riforma, anche i percorsi di Istruzione e Formazione Professionale sono chiamati a dare all’allievo un’impronta educativa e culturale. Sia il sistema di Istruzione, sia quello di IeFP condividono infatti un unico Profilo Educativo, Culturale e Professionale (PECuP) e devono garantire un nucleo omogeneo di risultati al termine dei percorsi.

4. Che cosa è il sistema di IeFP regionale?

Il Titolo V° della Costituzione prevede che l’IeFP rientri nelle competenze esclusive delle Regioni. Questo significa che, fissati alcuni “obiettivi comuni” dallo Stato (i Livelli Essenziali delle Prestazioni), le Regioni definiscono il proprio sistema tenendo conto delle caratteristiche e delle esigenze del proprio territorio.

5. Istruzione Professionale / IeFP: quali differenze? Cosa cambia in concreto?

Fino all’anno scolastico 2009-10, l’Istruzione Professionale di Stato (IPS) prevedeva percorsi costituiti da un triennio e da un biennio finale (3+2). In altri termini, un ragazzo che si iscriveva presso un IPS, al termine del terzo anno di frequenza otteneva, previo esame, una qualifica  professionale e poteva scegliere se accedere al mercato del lavoro o proseguire gli studi per altri due anni, raggiungendo un Diploma di maturità. I primi due anni erano abbastanza simili a quelli di un biennio di Istituto Tecnico, ovvero più rivolti ad una formazione culturale generale e comune.

Dall’anno 2010-11, gli IPS offrono solo percorsi di durata quinquennale, articolati secondo lo schema 2 + 2 + 1 (due bienni ed un quinto anno), senza più uscite di Qualifica al terzo anno.

I percorsi di Istruzione e Formazione professionale, invece, manterranno la possibilità di conseguire una Qualifica triennale ed un Diploma di Tecnico professionale di quarto anno (3+1). Questo in ragione della maggiore capacità di preparare gli allievi a ricoprire ruoli che il mondo professionale ritiene necessari.

Quanto poi ai contenuti ed ai metodi di insegnamento-apprendimento, i percorsi triennali e di quarto anno regionali di IeFP possiedono un carattere meno teorico di quelli scolastici ed una maggior aderenza agli aspetti lavorativi, senza, tuttavia, rinunciare ad una adeguata formazione culturale di base.

6. Che cosa sono il “diritto dovere di istruzione e formazione” e l’“obbligo di istruzione”?

Il Diritto-dovere di istruzione e formazione (DDIF) è stato introdotto dalla riforma Moratti ed è entrato in vigore con il D.Lgs n. 76/05. Prima della sua introduzione, in Italia vigevano da una parte l’obbligo scolastico, coincidente con l’obbligo di frequenza della scuola (ad esclusione della FP, quindi) fino al 15° anno di età; dall’altra l’obbligo formativo, equivalente all’obbligo di mantenersi in un circuito formativo fino ai 18 anni, al di fuori dalla scuola ed anche se in situazione lavorativa. Il DDIF ha unito e superato i due obblighi precedenti, introducendo a fianco del concetto di  "dovere"  (corrispondente all’“obbligo”), anche quello di “diritto” della persona, superando la storica separazione tra “Istruzione” e “Formazione”.

7. Che valore hanno i titoli di IeFP?

Prima della riforma Moratti le Qualifiche rilasciate dalle Regioni avevano un valore solo territoriale e non erano equiparabili ai titoli di studio rilasciati dalla scuola. Ora, con l’ingresso dell’IeFP nel sistema educativo, sia le Qualifiche, sia i Diplomi professionali diventano titolo valido - al pari di quelli scolastici - per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione e del diritto dovere di istruzione e formazione. Sono poi spendibili e riconoscibili su tutto il territorio nazionale, perché riferiti a standard comuni, concordati tra le Regioni e approvati con Accordi Stato Regioni o in Conferenza Unificata. Il loro riferimento ai livelli europei (III° livello EQF per la Qualifica e IV° per il Diploma), li rendono inoltre riconoscibili anche nell’ambito più vasto della Comunità Europea.

8. Si può passare dai percorsi di IeFP regionale a quelli della scuola? Cosa significa “credito formativo”?

I titoli, così come anche le singole competenze acquisite al termine di un segmento di percorso (è il caso delle interruzioni prima della fine dell’anno), costituiscono credito formativo per l’inserimento o il passaggio nel sistema di Istruzione (L.R. n. 19/07, art. 10, c.7). Il credito formativo è una sorta di “bonus” corrispondente al percorso o alla frazione di percorso ed alle relative competenze fin lì acquisite, che la scuola presso cui ci si vuole trasferire (Istituti Tecnici e Professionali, ma anche Licei) deve tenere in considerazione. Il nuovo istituto deve, cioè, decidere a quale punto del nuovo percorso inserire l’allievo: se, ad esempio, nello stesso anno, con una riduzione oraria o di programma, o in quello successivo, magari con un supporto di formazione aggiuntiva per le parti su cui è ancora carente.

In ogni caso la scuola presso cui l’allievo si vuole trasferire non può non tener conto di quanto già fatto nell’istituto di provenienza o obbligare lo studente a rifare tutto il percorso daccapo.

9. Quali corsi IeFP posso trovare all’ente Forma Futuro?

-          Operatore Meccanico

-          Operatore Agro-alimentare

-          Operatore  impianti elettrici e solari fotovoltaici

-          Meccatronico dell’autoriparazione

I corsi sono attivati nella sede di Parma in via La Spezia n. 110. Nella sede di Fidenza è erogato il solo corso IeFP Operatore Meccanico.

10. Quante ore settimanali? Quante ore di lezione e quante di stage?

Circa 28/30 ore settimanali (cinque mattine dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 13, e uno o due pomeriggi dalle ore 14 alle ore 17).

Il percorso biennale si compie in 2000 ore, di cui 600 di stage in aziende del territorio di Parma.

11. Quando posso iscrivermi a un corso IeFP di Forma Futuro?

Generalmente il periodo delle iscrizioni è in estate, nei mesi di Giugno e Luglio. 

12. Quanti studenti per classe IeFP?

Circa venti. 

13. Quanto costa frequentare un corso IeFP?

Non ci sono tasse o contributi da versare. Il corso IeFP è co-finanziato con Fondo Sociale Europeo. Forma Futuro provvede all’acquisto dei DPI (divise a norma per lavorare in sicurezza) e alla visita medica. È a carico dell’utente il costo del libro utile all’apprendimento della materia professionalizzante. 

14. Sono indeciso sul percorso da intraprendere, cosa posso fare? 

FORMA FUTURO aderisce al programma FIxO - per giovani dai 14 ai 24 anni - erogando servizi individuali di:

- ORIENTAMENTO di primo livello (2 ore) per la scelta del percorso di formazione

- ORIENTAMENTO SPECIALISTICO (8 ore) per un aiuto nella ricerca di un lavoro

Per richiedere un servizio gratuito di orientamento presso Forma Futuro Scarl di Parma puoi scrivere a

s.gigliotti@formafuturo.it (oppure chiama il 0521.985866 e chiedi di Simona Gigliotti)