Tel. 0521 98 58 66 | email: info@formafuturo.it
Lo sportello sociale è il punto di contatto, informazione, orientamento e accesso ai servizi territoriali alla persona e sociali in genere. E' rivolto tanto a singoli che a nuclei familiari, che si trovino in condizione di difficoltà o di emarginazione per ragioni di tipo relazionale, economico, sociale, dovute a malattie o infortuni, a mancanza di una rete familiare di aiuto, a situazioni di impoverimento economico e relazionale. I destinatari del servizio sono pertanto anziani, disabili, persone adulte in situazioni di povertà e disagio, famiglie italiane e straniere con figli minori, migranti stranieri che necessitino di informazioni e aiuto pratico.
L’ISEE è l’indicatore della situazione economica equivalente della famiglia ed è necessario per far richiesta di prestazioni sociali agevolate, servizi sociali assistenziali e di pubblica utilità, legati al reddito. Il valore ISEE viene certificato gratuitamente presso gli uffici provinciali INPS (a cui il cittadino può chiedere l’attestazione anche per via telematica), presso i Comuni, i CAAF, patronati e gli uffici territoriali dell’Agenzia delle entrate.
Per aggiornarti sulle tematiche di area sociale sono disponibili molteplici servizi, strumenti e prodotti di carattere divulgativo, ad esempio: le newsletter, le riviste specializzate e i centri di documentazione di ambito sociale.
Per approfondire: La Newsletter del portale ERSociale >> http://sociale.regione.emilia-romagna.it/newsletter
Se vuoi ricevere informazioni sulle opportunità e sulla rete dei servizi del territorio puoi rivolgerti a vari sportelli:
La Regione approva le proposte di ingressi per tirocinio per cittadini extracomunitari disoccupati e le proposte di addestramento/distacco per lavoratori extracomunitari presso aziende.
Per approfondire: La pagina del portale ERformazione e lavoro sull'immigrazione >> http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/lavoro-e-immigrazione
Per avere informazioni sul permesso di soggiorno è possibile rivolgersi alla Questura oppure agli sportelli informativi per stranieri degli Enti locali o delle associazioni sindacali.
Per attestare la regolarità del soggiorno nel territorio italiano, è necessario possedere uno dei seguenti documenti:
Esistono corsi di lingua italiana gratuiti di vari livelli a seconda della conoscenza di partenza.
I corsi sono organizzati dai Cpia - Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti (ex CTP - Centri Territoriali Permanenti), dai centri interculturali, dalle associazioni sindacali, di categoria o di volontariato e dai Comuni. In alcuni casi le associazioni possono chiedere una quota associativa.
Ai cittadini stranieri, comunitari e non, che intendono iscriversi al Servizio sanitario regionale (SSR) viene garantita tutta l’assistenza sanitaria prevista dal nostro ordinamento anche per quanto attiene all’obbligo contributivo. Il diritto alle cure ambulatoriali urgenti ed essenziali è garantito anche ai cittadini stranieri non in regola con le norme relative al permesso di soggiorno. Per informazioni è possibile contattare il numero verde del servizio sanitario regionale 800033033. Per approfondire: rete degli sportelli sociali in Emilia-romagna >> http://wwwservizi.regione.emilia-romagna.it/sportelliinrete_consultazione/SchedaSintesi.aspx?set=7
Sono previste una serie di agevolazioni fiscali come oneri detraibili per ristrutturazione edilizia, riqualificazione energetica e altre. Vedi sito dell’Agenzia delle Entrate >> http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/IlTuoProfiloFiscale/DipPen/
Le forme di lavoro protetto sono percorsi facilitati per l’inserimento lavorativo attraverso strumenti quali:
Per approfondire: Collocamento mirato >> http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/lavoro-disabilita/approfondimenti/collocamento-mirato-delle-persone-con-disabilita-1
La Regione Emilia-Romagna, le Province e le città metropolitane gestiscono il collocamento mirato per promuovere il diritto al lavoro delle persone con disabilità. Nel sito tematico Lavoro e disabilità del portale Formazione e lavoro si possono trovare tutte le informazioni e i contatti. Vedi sito Lavoro e disabilità >> http://formazionelavoro.regione.emilia-romagna.it/lavoro-disabilita
Le persone con disabilità e/o i loro familiari conviventi possono fruire di una serie di agevolazioni fiscali quali ad esempio:
Le persone con disabilità e i loro familiari possono rivolgersi allo sportello sociale del Comune di residenza per ricevere informazioni sui servizi e le risorse presenti a livello territoriale.
In base alla valutazione della situazione sanitaria, familiare ed economica, potranno accedere a servizi di assistenza domiciliare, di aiuto economico, di trasporto agevolato, di sostegno all'inserimento lavorativo, ospitalità nei centri riabilitativi diurni, ospitalità temporanea o permanente in strutture residenziali.
Ulteriori informazioni si possono richiedere alle varie associazioni sul territorio.
L'assegno di cura per disabili è un sostegno economico a favore del disabile o della famiglia che lo assiste nella propria abitazione.
Si può richiedere ai servizi territoriali dei comuni o alle Ausl, cui compete la valutazione del bisogno e l’eventuale attivazione del servizio. L’importo del contributo varia in base alle caratteristiche della patologia, alla sua gravità e all'intensità dell’impegno assistenziale di cui si fa carico la famiglia.
La legge 104/92 prevede agevolazioni a favore dei lavoratori disabili, dei genitori o familiari di persone affette da disabilità grave certificata (art.3 comma 3). Le agevolazioni si articolano in permessi e congedi.
Permessi lavorativi legge 104/92 >> http://www.handylex.org/cgi-bin/hl3/cat.pl?v=b&d=4401,4402&c=4033
Le persone anziane o disabili possono fruire di abbonamenti annuali agevolati per l’utilizzo dei trasporti pubblici, qualora rientrino nei limiti di reddito previsti dalla normativa regionale. Nel caso dei disabili è necessario documentare la situazione di invalidità. Le informazioni di dettaglio sono fornite dalle agenzie di trasporto territorialmente competenti.
Esistono contributi previsti dalla legge 13/89 per effettuare interventi all’interno degli appartamenti o nelle parti comuni dello stabile. E’ necessario presentare la domanda al proprio Comune di residenza allegando il certificato del medico curante che attesti l’handicap. Nel caso di parti comuni, è necessario il parere dell’assemblea condominiale. Le tipologie di lavori più diffuse sono l’installazione di ascensori, di elevatori, del servo scale, di rampe, bagni, ecc.
Da marzo 2014 presentando la domanda si entrerà automaticamente in due graduatorie “parallele”:
Per accedere alle due graduatorie non sono previsti limiti di reddito.
Fondo Barriere Architettoniche >> http://territorio.regione.emilia-romagna.it/politiche-abitative/fondo-barriere
Le informazioni sui corsi le puoi trovare sul portale dedicato alla formazione e lavoro. I corsi Oss (operatore socio sanitario) si trovano all’interno della banca dati della formazione regolamentata. Gli altri, all’interno della banca dati di Orienter. L’offerta formativa, generalmente, si concentra in autunno e in inverno. I corsi Oss vengono invece organizzati tutto l’anno.
Le professioni socio sanitarie che portano al conseguimento di un certificato di qualifica regionale sono:
Tutte le qualifiche professionali sono ricomprese nel Repertorio delle qualifiche (SRQ) e sono classificate in base all'area di appartenenza.
Esistono iniziative della Regione finalizzate alla rieducazione della popolazione coinvolta in area penale, sia interna (carcere) sia esterna (misure alternativa alla detenzione). Attraverso il programma annuale per l'area penale adulti, vengono promosse in collaborazione con le associazioni di volontariato, attività ricreative, culturali, sportive e iniziative di informazione e mediazione culturale finalizzate all'inserimento socio-lavorativo, durante e dopo il periodo di durata della pena.
Carcere >> http://sociale.regione.emilia-romagna.it/carcere
Sportelli informativi sul carcere >> http://sociale.regione.emilia-romagna.it/carcere/temi/dentro-al-carcere/gli-sportelli-informativi
Il Garante per i detenuti si occupa di garantire la piena attuazione dei diritti e degli interessi delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale.
Il Garante per i detenuti e una figura istituita dall’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna e opera sia all'interno che all'estero del carcere. All’interno dei luoghi di detenzione, il Garante verifica le condizioni di vita di chi ne è ospite e promuove iniziative volte all’informazione e alla tutela. Fuori dalle istituzioni carcerarie, il Garante mira a valorizzare la collaborazione e il confronto con tutte le realtà, istituzionali e non, che si occupano di problemi legati alle carceri e ai luoghi di privazione della libertà personale. È possibile presentare istanze e rivolgere richieste al Garante regionale delle persone private della libertà personale.
E' possibile contattarlo in diversi modi >> http://www.assemblea.emr.it/garanti/attivita-e-servizi/detenuti/il-garante/come-contattarlo
Alcuni Comuni sede di carcere hanno, inoltre, istituito un proprio Garante comunale.
Possono fare richiesta di protezione internazionale (asilo) coloro che sono costretti a fuggire dal paese di origine in quanto hanno un timore fondato di essere perseguitati per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un gruppo sociale o per le proprie opinioni politiche, oppure colore che corrono il rischio di subire un danno grave (condanna a morte, tortura, minaccia alla vita in caso di guerra interna o internazionale) nel caso di rientro nel proprio paese. Le richieste devono essere presentate o alla polizia di frontiera o presso le Questure territorialmente competenti.
Immigrazione >> http://sociale.regione.emilia-romagna.it/immigrati-e-stranieri/temi/richiedenti-asilo-e-rifugiati
Polizia di Stato >> http://www.poliziadistato.it/
Alla persona che al suo ingresso in Italia fa richiesta di protezione internazionale (asilo) viene rilasciato un permesso di soggiorno per motivi di asilo. Il permesso di soggiorno ha una validità di 6 mesi, rinnovabile fino alla conclusione della procedura di riconoscimento dello status. Trascorsi i primi due mesi è possibile svolgere un'attività lavorativa. Il permesso di soggiorno concede il diritto di permanere sul territorio nazionale, di usufruire dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione scolastica e di iscriversi all'anagrafe della popolazione residente.
Il riconoscimento della protezione internazionale dà diritto ad ottenere il permesso di soggiorno. Una volta accolta la domanda di protezione internazionale, la Questura rilascia un permesso di soggiorno. Le tipologie di permesso di soggiorno sono: asilo politico (durata 5 anni), protezione sussidiaria (durata 5 anni), motivi umanitari (durata 2 anni).
Le domande vengono valutate dalla Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale attraverso un colloquio individuale, nel rispetto della privacy e con l'ausilio di un mediatore linguistico.
L'elenco delle strutture socio-assistenziali domiciliari, residenziali e semiresidenziali è consultabile nella banca dati regionale dei Presidi socio-assistenziali. Puoi trovare informazioni su: alloggi con servizi, case protette, residenze sanitarie assistenziali (Rsa) e molto altro ancora. Nella banca dati puoi trovare informazioni sia sulle strutture pubbliche che private.